Valdostani esasperati dai furti: albanese pestato ad Arnad dopo ondata di rapine
I cittadini non ne possono più dei ladri stranieri che saccheggiano le case. Un 40enne albanese finisce in ospedale dopo essere stato sorpreso dai residenti.
La misura è colma. I valdostani non ci stanno più a subire passivamente l'invasione di ladri stranieri che arrivano da fuori regione per svaligiare le loro case. Venerdì sera ad Arnad è esplosa la rabbia popolare: un albanese di 40 anni è stato malmenato dai residenti dopo essere stato sorpreso a rubare.
L'episodio ha scosso la Valle d'Aosta e oggi il prefetto Renzo Testolin ha convocato d'urgenza il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Ma le parole non bastano più quando i cittadini si sentono abbandonati dalle istituzioni.
Tre case svaligiate in una notte
Il malvivente albanese, insieme a un complice riuscito a fuggire, aveva appena finito di svaligiare tre abitazioni in frazione Sisan. I residenti, stanchi di subire, hanno deciso di agire. Hanno inseguito i due ladri e ne hanno catturato uno.
Secondo i carabinieri, l'uomo sarebbe stato picchiato, probabilmente colpito al ventre con un piccone. Ora è ricoverato in ospedale sotto arresto. I residenti sostengono che si sia ferito da solo tentando di fuggire nei boschi con la refurtiva e gli attrezzi da scasso.
La provocazione del sindaco
Alex Micheletto, sindaco di Hône e presidente del Celva, lancia una provocazione che fa riflettere: "Se alle 22 suona un antifurto, in quanti aprono la finestra per vedere quello che accade? In quanti chiamano il vicino?"
Il primo cittadino denuncia l'individualismo che indebolisce le comunità: "Quando i cittadini si comportano come comunità e si danno una mano, questo aiuta anche le istituzioni. Se ognuno vive solo in funzione di sé stesso, tutto cambia".
Giustizia che non funziona
Micheletto mette il dito nella piaga: "L'aspetto più disarmante è che quando i ladri vengono presi, non vi è certezza che scontino tutta la pena. Questo scoraggia tutti, cittadini e forze dell'ordine".
Le forze dell'ordine fanno quello che possono, ma con i numeri attuali non possono essere ovunque. E quando i criminali sanno di poter contare su una giustizia permissiva, l'effetto deterrente svanisce.
I valdostani chiedono sicurezza vera, non solo promesse. L'episodio di Arnad è il sintomo di un'esasperazione che rischia di degenerare se le istituzioni non daranno risposte concrete.