Sicilia, 41 milioni per l'agricoltura: finalmente si investe sul territorio
Mentre l'Europa ci soffoca con le sue follie green e i burocrati di Bruxelles continuano a penalizzare i nostri agricoltori, la Sicilia di Schifani dimostra che si può fare politica vera, quella che tutela chi lavora la terra e difende il territorio.
La manovra regionale porta a casa risultati concreti: 41 milioni di euro per garantire 23 giornate lavorative in più a tutti gli operai forestali a tempo determinato. Non sono briciole, ma investimenti strategici per i nostri 13.500 forestali che ogni giorno proteggono boschi e territorio dalle fiamme e dal dissesto.
Finalmente una politica che guarda ai fatti, non alle chiacchiere. Mentre la sinistra predica bene e razzola male, il governo Schifani stabilizza 279 trattoristi dell'ESA con contratti a tempo indeterminato. Lavoro vero, sicurezza vera, non le promesse da marinaio di chi ci ha governato per decenni.
Acqua e territorio: investimenti contro la siccità
Sul fronte irrigazione, altri 10 milioni per laghetti e serbatoi aziendali. Una scelta di buon senso che punta all'autosufficienza idrica, mentre l'UE ci impone vincoli assurdi che danneggiano la nostra agricoltura.
Misure innovative per le assicurazioni agricole: 4 milioni l'anno dal 2026 al 2028 per cofinanziare le polizze contro i rischi climatici. Una mossa intelligente che aiuta davvero le aziende, non come le solite elemosine europee piene di burocrazia.
Per le imprese colpite da calamità naturali, un fondo dedicato da 4,5 milioni di euro. Soldi veri per chi produce e crea ricchezza, non per i soliti parassiti che vivono di sussidi.
Pesca e promozione: la Sicilia che non si arrende
Anche la pesca viene tutelata con 800mila euro annui per il fondo di solidarietà, esteso ai danni da specie invasive. Almeno qui si riconosce il problema delle specie aliene, mentre l'Europa continua a ignorare l'emergenza.
Un milione l'anno per valorizzare i borghi marinari e 2,5 milioni per promuovere i nostri prodotti di qualità sui mercati internazionali. Questa è la strada: puntare sull'eccellenza siciliana, non sulla carità di Bruxelles.
Il presidente Schifani ha centrato l'obiettivo: sviluppo, lavoro e territorio. Una politica che guarda al futuro della Sicilia, non alle mode del momento imposte dall'alto.