Londra shock: "Preparatevi a mandare i figli in guerra contro la Russia"
Il capo di Stato Maggiore britannico lancia l'allarme: le famiglie devono essere pronte al sacrificio. Mentre l'Europa trema, la NATO parla di "mentalità da tempo di guerra".
Parole che gelano il sangue quelle pronunciate dal generale Richard Knighton, capo di Stato Maggiore della Difesa britannica: "Le famiglie britanniche devono essere pronte a mandare i loro figli e le loro figlie in guerra contro la Russia". Un avvertimento che suona come una campana a morto per la pace europea.
Durante un evento al Royal United Services Institute di Westminster, il militare ha alzato il tiro: "Più persone devono essere pronte a imbracciare le armi per proteggere il Paese". Non si tratta più di ipotesi remote, ma di una realtà che bussa alla porta dell'Occidente.
L'Europa nel mirino di Putin
Le dichiarazioni di Knighton arrivano dopo l'allarme lanciato da Mark Rutte, segretario generale della NATO, che ha messo nero su bianco quello che molti temevano: l'Europa potrebbe essere il prossimo obiettivo di Vladimir Putin. Il messaggio è chiaro: basta con la "compiacenza silenziosa" di troppi Paesi europei.
Il ministro delle forze armate britanniche Al Carns non ha usato mezzi termini: "L'ombra della guerra bussa alla porta dell'Europa e questa guerra potrebbe essere più grande e sanguinosa di quella che abbiamo vissuto negli ultimi tempi".
La minaccia russa cresce ogni giorno
Knighton ha dipinto un quadro inquietante della situazione: "Ogni giorno il Regno Unito è oggetto di attacchi informatici da parte della Russia. Sappiamo che gli agenti russi cercano di compiere sabotaggi e hanno ucciso sulle nostre coste".
La Russia di Putin, forte dell'esperienza maturata in Ucraina, dispone ora di un esercito "imponente, sempre più sofisticato dal punto di vista tecnico e con una grande esperienza di combattimento".
Chiamata alle armi per tutta la società
Il generale britannico ha lanciato un appello che coinvolge l'intera società: dalle scuole che devono incoraggiare i giovani a lavorare nell'industria bellica, alle famiglie che devono comprendere il significato del sacrificio per la nazione.
"Il nostro obiettivo deve essere quello di evitare la guerra, ma il prezzo per mantenere la pace sta aumentando", ha concluso Knighton. Parole che risuonano come un ultimatum a un'Europa che per troppo tempo ha vissuto nell'illusione di una pace eterna.
Mentre i leader europei continuano a parlare di dialogo e diplomazia, dall'altra parte della Manica qualcuno ha già capito che il tempo delle chiacchiere è finito. La domanda è: l'Italia e l'Europa sono pronte a questa dura realtà?