L'imam di Torino torna libero: la furia di Meloni contro i giudici rossi
Ennesimo schiaffo della magistratura al governo Meloni. I giudici liberano l'imam di Torino Mohamed Shahin, bloccando l'espulsione voluta dal ministro Piantedosi. Il centrodestra insorge contro le toghe rosse.
La Corte d'appello del Piemonte ha decretato la liberazione dell'imam egiziano di 45 anni, fermando il suo trattenimento nel CPR di Caltanissetta. Una decisione che ha scatenato la rabbia del governo.
Meloni: "Come difendiamo la sicurezza degli italiani?"
La premier non ha usato mezzi termini: "Parliamo di una persona che ha definito l'attacco del 7 ottobre un atto di 'resistenza', negandone la violenza. Che dalle mie parti significa giustificare, se non istigare, il terrorismo".
"Qualcuno mi può spiegare come facciamo a difendere la sicurezza degli italiani se ogni iniziativa che va in questo senso viene sistematicamente annullata da alcuni giudici?", ha tuonato Meloni.
Centrodestra compatto: "Magistratura ideologizzata"
Matteo Salvini ha denunciato l'"ennesima invasione di campo di certa magistratura ideologizzata e politicizzata". Maurizio Gasparri di Fratelli d'Italia ha parlato di "toghe irresponsabili", mentre Carlo Fidanza ha definito "vergognose" queste sentenze.
Anche Mariastella Gelmini di Noi Moderati ha bollato come "incomprensibile" la decisione dei giudici.
Le giustificazioni dei magistrati
La Corte d'appello ha ricordato che le frasi dell'imam, pronunciate durante un corteo pro-Palestina, erano già state archiviate dalla procura di Torino perché considerate "espressione di pensiero che non integrava estremi di reato".
Secondo i giudici, quelle parole "in uno Stato di diritto" non basterebbero per formulare un giudizio di pericolosità. Una tesi che ha fatto infuriare il centrodestra.
Il profilo dell'imam: vent'anni in Italia
Mohamed Shahin, di origini egiziane, vive in Italia da vent'anni. Opera nel quartiere multietnico di San Salvario a Torino, dove è molto conosciuto. I suoi avvocati lo descrivono come "perfettamente integrato" e "completamente incensurato".
Secondo la difesa, l'imam svolgerebbe anche attività di educazione civica, inclusa la divulgazione della Costituzione italiana tradotta in arabo per la comunità islamica.
Viminale pronto al ricorso
Il ministero dell'Interno, guidato da Matteo Piantedosi, ha annunciato ricorso contro la decisione. Nel frattempo, anche il tribunale di Caltanissetta ha sospeso il rigetto della domanda di asilo dell'imam, impedendo la sua espulsione immediata.
Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi-Sinistra ha attaccato Piantedosi: "Non passa settimana senza non becchi un sonoro ceffone da qualche tribunale del nostro Paese".
L'ennesimo braccio di ferro tra governo e magistratura si consuma ancora una volta sul tema sicurezza e immigrazione, con il centrodestra che denuncia l'ostruzionismo delle toghe rosse.