Gedi venduta ai greci: istituzioni piemontesi mobilitano per salvare posti di lavoro
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il governatore del Piemonte Alberto Cirio scendono in campo per difendere i lavoratori di La Stampa e Repubblica dopo la cessione del gruppo Gedi a un gruppo greco della famiglia Kyriakou. Un accordo che non offre alcuna garanzia sui livelli occupazionali.
Istituzioni unite contro le speculazioni editoriali
"È stato un incontro costruttivo e abbiamo dato la massima disponibilità istituzionale", ha dichiarato Lo Russo dopo il confronto con i rappresentanti dell'Associazione Stampa Subalpina. Il primo cittadino torinese non nasconde la preoccupazione per quello che definisce un "patrimonio nazionale di qualità" che rischia di essere smantellato.
"Stiamo parlando di un organo di informazione che garantisce da molto tempo una visione pluralistica dell'informazione nel nostro territorio", ha sottolineato il sindaco, promettendo battaglia per tutelare "lavoratrici e lavoratori con competenze che non possiamo permetterci di perdere".
Cirio: "Non staremo a guardare"
Ancora più deciso il governatore Cirio, che ha annunciato l'intenzione di coordinarsi con il tavolo romano guidato dal sottosegretario all'editoria Alberto Barachini. "Come istituzioni non staremo a guardare, come non stiamo a guardare quando ci sono crisi aziendali", ha tuonato il presidente piemontese.
"Vogliamo che La Stampa rimanga un patrimonio del nostro Piemonte", ha aggiunto Cirio, evidenziando come la testata rappresenti non solo un valore economico ma anche "culturale" per il territorio.
Anche la Sentinella del Canavese a rischio
La preoccupazione si estende anche alla storica Sentinella del Canavese, che vanta 132 anni di storia. Il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta ha annunciato un'interrogazione alla giunta Cirio, definendo la cessione "l'esito di un percorso che rischia di stravolgere l'editoria italiana".
"Gli eredi della più grande famiglia industriale italiana avevano scelto altre strade", ha commentato amaramente Avetta, riferendosi agli Agnelli e alla loro decisione di disimpegnarsi dal settore editoriale.
Sindacati soddisfatti del sostegno istituzionale
"Sentire fin da subito la vicinanza delle istituzioni del territorio ci rassicura sui prossimi passi da compiere", ha dichiarato Silvia Garbarino, segretaria dell'Associazione Stampa Subalpina, dopo l'incontro a Palazzo Civico.
La battaglia per salvare i posti di lavoro e l'indipendenza delle testate è appena iniziata, con le istituzioni locali determinate a non lasciare campo libero alle speculazioni finanziarie internazionali.