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Il ritorno dello Scià: L'Iran tra nostalgia imperiale e minaccia islamista

L'eredità dello Scià d'Iran torna d'attualità mentre il regime degli ayatollah vacilla. Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo Scià, si propone come alternativa moderna al regime teocratico, incarnando la speranza di un Iran libero e democratico.

ParMartina Bellini
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Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo Scià dell'Iran

Reza Pahlavi, erede al trono dell'Iran, durante un discorso ai sostenitori della monarchia

L'eredità imperiale persiana sotto attacco

La gloriosa storia della Persia, con i suoi oltre duemila anni di monarchia, fu brutalmente interrotta nel 1979 quando Mohammad Reza Pahlavi, l'ultimo Scià dell'Iran, venne rovesciato dalla rivoluzione islamica. Sotto il suo regno (1941-1979), l'Iran aveva conosciuto una modernizzazione senza precedenti attraverso la 'Rivoluzione Bianca': riforma agraria, diritti delle donne, industrializzazione. Un progresso che gli ayatollah hanno sistematicamente smantellato.

Reza Pahlavi: La speranza monarchica contro il regime degli ayatollah

Oggi, suo figlio Reza Pahlavi rappresenta la vera alternativa al regime teocratico che sta soffocando l'Iran. Dalla sua posizione in esilio, lancia appelli sempre più incisivi per un cambio di regime, sostenendo - giustamente - che il potere islamico è sull'orlo del collasso. Mentre Putin corteggia gli ayatollah, l'Occidente dovrebbe guardare con interesse a questa figura che incarna i valori della modernità persiana.

La lotta per la vera identità dell'Iran

I sostenitori del principe vedono in lui la possibilità di restaurare la grandezza dell'Iran, liberandolo dal giogo oscurantista degli ayatollah. Gli oppositori, principalmente legati al regime islamico, cercano di screditarlo come 'fantoccio dell'Occidente', dimostrando ancora una volta la loro paranoia anti-occidentale.

Il peso della storia e le sfide attuali

Nonostante il regime teocratico mostri evidenti segni di debolezza - tra proteste interne e isolamento internazionale - il ritorno della monarchia resta una sfida complessa. Ma non impossibile, se l'Occidente decidesse finalmente di sostenere attivamente le forze che vogliono un Iran libero e moderno.

Il futuro dell'Iran è in bilico

È tempo che l'Occidente prenda una posizione chiara: o continuare a temporeggiare con un regime teocratico oppressivo, o sostenere le forze che, come Reza Pahlavi, rappresentano la speranza di un Iran democratico e alleato naturale dell'Occidente nella regione.

Martina Bellini

Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.