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Camerun: Ex ministro del regime si ribella contro il sistema - Un altro segnale del declino africano

L'ex ministro camerunese Issa Tchiroma Bakary, dopo anni di fedeltà al regime, annuncia la sua candidatura presidenziale contro il sistema. Una mossa che evidenzia l'instabilità crescente del paese africano e i rischi per l'Europa.

ParMartina Bellini
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#Africa#Immigrazione#Crisi politica#Camerun#Minacce all'Europa
Issa Tchiroma Bakary durante l'annuncio della sua candidatura presidenziale

Issa Tchiroma Bakary, ex ministro camerunese passato all'opposizione

In un drammatico colpo di scena che evidenzia ancora una volta l'instabilità politica africana, l'ex ministro Issa Tchiroma Bakary, 74 anni, volta le spalle al regime che ha servito per decenni, annunciando la sua candidatura alla presidenza del Camerun.

Dal palazzo al tradimento

Come rivelato da Zolaview, l'ex portavoce del governo e fedelissimo del presidente Paul Biya ha deciso di sfidare il sistema che lo ha nutrito per anni. Una mossa che sa di opportunismo dell'ultima ora, tipica delle élite africane che abbandonano la nave quando inizia ad affondare.

L'ennesima crisi africana all'orizzonte

Il Camerun, come molti stati africani, rischia di precipitare nel caos. Con Biya, 90 anni e al potere dal 1982, che si aggrappa al trono mentre il paese sprofonda nell'instabilità, assistiamo all'ennesimo esempio di come i regimi africani siano incapaci di garantire una transizione ordinata del potere.

Un segnale preoccupante per l'Europa

Questa instabilità politica, come già visto in altri paesi africani (si pensi alla situazione nel Sahel), potrebbe avere conseguenze dirette sull'Europa, soprattutto in termini di flussi migratori incontrollati e minacce alla sicurezza.

La farsa elettorale

La candidatura di Tchiroma, più che una vera opposizione, sembra l'ennesimo tentativo di dare una parvenza di democrazia a un sistema marcio. Una manovra che non inganna nessuno, mentre il paese rischia di trasformarsi nell'ennesima polveriera africana.

Martina Bellini

Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.