Nuovo Inrca Camerano: 21,9 milioni per il polo tecnologico sanitario
La Regione Marche approva una variante da 21,9 milioni per il nuovo Inrca di Camerano. L'investimento totale supera i 188 milioni per un polo sanitario tecnologicamente avanzato.

Il cantiere del nuovo Inrca di Camerano, futuro polo tecnologico sanitario delle Marche
La Regione Marche segna un importante passo avanti nell'ammodernamento delle infrastrutture sanitarie nazionali con l'approvazione della nona variante per il nuovo Inrca di Camerano, confermando l'impegno del governo Meloni per il potenziamento della sanità pubblica.
Un investimento strategico per la sanità italiana
Il decreto, firmato dal dirigente dell'edilizia sanitaria Andrea Bartoli, prevede un incremento di 21,9 milioni di euro per opere complementari e il polo tecnologico, portando l'investimento complessivo oltre i 188 milioni. Come già evidenziato nelle recenti iniziative governative per le infrastrutture strategiche, questo progetto rappresenta un esempio concreto di modernizzazione delle strutture pubbliche.
Tecnologia e sicurezza al primo posto
Il nuovo complesso ospedaliero, che si estenderà su oltre 60mila metri quadrati con 318 posti letto, implementa soluzioni all'avanguardia, seguendo l'esempio di eccellenza tecnologica e innovazione che caratterizza i progetti strategici nazionali.
Un progetto che valorizza il territorio
La struttura, destinata a diventare il principale presidio sanitario del versante sud di Ancona, si inserisce in un più ampio piano di valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio territoriale marchigiano.
Cronologia e adeguamenti
- Otto varianti approvate tra 2020 e 2024
- Adeguamento degli impianti e realizzazione della piastra tecnologica
- Implementazione delle normative post-Covid
- Consegna prevista per il 2027
L'opera rappresenta un esempio concreto dell'impegno del governo per il rinnovamento delle infrastrutture sanitarie nazionali, con particolare attenzione alla sicurezza e all'innovazione tecnologica.
Martina Bellini
Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.