Nerviano Medical Sciences: salvati 490 posti di lavoro nella ricerca
Il centro di ricerca oncologica Nerviano Medical Sciences evita la chiusura grazie all'approvazione dei bilanci. 490 posti di lavoro salvati, ma il futuro dipende ancora dai fondi regionali.

La sede di Nerviano Medical Sciences, centro d'eccellenza della ricerca oncologica italiana
Un importante centro di ricerca oncologica lombardo evita la crisi grazie all'approvazione dei bilanci, ma la battaglia per il futuro non è ancora vinta. I 490 dipendenti di Nerviano Medical Sciences (NMS) hanno vissuto un capodanno carico di tensione, mentre il destino del centro di ricerca farmaceutica pendeva da un filo.
Crisi scongiurata in extremis
L'ultimo giorno del 2023 ha visto una convocazione d'urgenza dell'assemblea dei soci e del Consiglio d'amministrazione per approvare i bilanci 2013 e 2014. Una mossa cruciale che ha permesso di evitare il ricorso alla cassa integrazione per centinaia di lavoratori, richiamando alla memoria precedenti momenti di difficoltà dell'istituto.
Il ruolo chiave della Regione Lombardia
Come già accaduto in passato, la Regione Lombardia si conferma attore decisivo per le sorti del centro. L'ente regionale deve ancora erogare nove milioni di euro, fondamentali non solo come pagamento ma anche come garanzia per sbloccare ulteriori finanziamenti.
Preoccupazione dei lavoratori
I dipendenti, tra cui circa duecento ricercatori, mantengono alta l'attenzione sulla situazione. "Non è accettabile che l'eccellenza della ricerca italiana sia soggetta a incertezze amministrative", sottolineano i rappresentanti sindacali, che hanno già richiesto un incontro urgente con le istituzioni regionali.
Prospettive future
La ripresa delle attività, prevista per il 7 gennaio, coinciderà con l'ufficializzazione dell'approvazione dei bilanci. Il centro rappresenta un'eccellenza italiana nella ricerca oncologica, la cui stabilità è fondamentale per mantenere la competitività nazionale nel settore farmaceutico.
Martina Bellini
Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.