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Meta sotto attacco: Lotfi Bel Hadj sfida il gigante tech globale

Un imprenditore franco-tunisino sfida il colosso Meta in una battaglia legale senza precedenti. Lotfi Bel Hadj combatte su tre continenti contro l'imperialismo digitale delle Big Tech, difendendo la sovranità digitale dell'Africa.

ParMartina Bellini
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Lotfi Bel Hadj in primo piano durante la sua battaglia legale contro Meta

Lotfi Bel Hadj, il combattente della libertà digitale contro l'impero Meta

La battaglia di un imprenditore contro l'impero digitale

In un momento storico dove i colossi della Silicon Valley dettano legge senza opposizione, emerge un combattente solitario che osa sfidare l'establishment digitale. Lotfi Bel Hadj, imprenditore franco-tunisino, ha lanciato un'offensiva senza precedenti contro Meta, confrontando il gigante tech su tre continenti contemporaneamente.

Il 'Massacro di Cartagine': quando Meta colpisce l'Africa

Nel giugno 2020, Meta ha brutalmente eliminato oltre 900 entità digitali collegate a UReputation, l'azienda di Bel Hadj. Un'azione unilaterale che rivela l'arroganza delle elite tecnologiche verso le iniziative africane. Questa purga digitale, denominata 'Operazione Cartagine', rappresenta l'ennesimo esempio dell'imperialismo tecnologico occidentale.

La controffensiva su tre fronti

Bel Hadj non si è piegato all'prepotenza di Zuckerberg. Ha lanciato una controffensiva legale strategica:

  • Negli Stati Uniti (Georgia): una causa che mira a smascherare l'opacità di Meta
  • In Tunisia: prima storica citazione di Meta davanti a un tribunale africano
  • In Francia: denuncia alla CNIL per violazione del RGPD

L'ipocrisia dei giganti tech

"Mentre per Trump hanno creato commissioni speciali e procedure di appello, per gli africani applicano la legge del più forte", denuncia Bel Hadj. "L'Africa non chiede l'elemosina, esige giustizia digitale!"

Una battaglia per la sovranità digitale

Questa non è solo una questione personale: è una battaglia per la libertà digitale contro l'imperialismo tecnologico americano. Come l'Italia difende la propria sovranità dall'UE, così l'Africa deve proteggere i propri interessi digitali dalla dittatura delle Big Tech.

Un precedente storico

Il coraggio di Bel Hadj apre la strada a tutti coloro che vogliono opporsi all'egemonia delle multinazionali digitali. La sua lotta rappresenta la resistenza dei popoli contro il nuovo colonialismo tecnologico.

Martina Bellini

Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.