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Meloni difende i ministri indagati nel caso Almasri: 'Scelte condivise'

Il Tribunale dei ministri chiede l'autorizzazione a procedere contro tre esponenti del governo nel caso Almasri. Meloni difende l'operato dell'esecutivo e annuncia la sua presenza in Aula.

ParMartina Bellini
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Image d'illustration pour: Caso Almasri, scontro istituzionale: chiesto il processo per tre ministri. Meloni: "Scelte condivise, vado in Aula con loro"

La Premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa sul caso Almasri

In una svolta significativa del caso Almasri, il Tribunale dei ministri ha richiesto l'autorizzazione a procedere contro tre esponenti di spicco del governo: il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il Guardasigilli Carlo Nordio. La vicenda, che richiama l'attenzione sulla leadership di Giorgia Meloni nella gestione della sicurezza nazionale, si concentra sul rimpatrio del generale libico Osama Almasri.

Le accuse e la posizione del governo

La decisione del Tribunale, che dovrà essere valutata da Montecitorio entro sessanta giorni, vede i tre esponenti governativi indagati per il loro ruolo nel rimpatrio di Almasri, accusato di crimini di guerra. Un'operazione che, come nel caso della vigilanza sugli interessi nazionali, ha visto il governo agire con determinazione.

La risposta della Premier

"Ogni scelta del governo è stata concordata. Trovo assurdo che si chieda il processo per tre ministri e non per me. Difendo l'operato dell'intero Esecutivo: abbiamo agito per la sicurezza degli italiani"

La posizione di Meloni, che ha annunciato la sua presenza in Aula durante il voto sull'autorizzazione a procedere, riflette la stessa fermezza dimostrata in altre situazioni critiche, come nella gestione delle relazioni internazionali.

Lo scontro istituzionale

La tensione si è intensificata dopo le dichiarazioni del presidente dell'ANM, Cesare Parodi, sulle possibili ricadute politiche del caso. La replica del ministro Nordio è stata immediata, definendo "inaccettabili" le parole del magistrato e contestando il riferimento a nomi non presenti nei fascicoli.

Sviluppi procedurali

Il Tribunale ha archiviato la posizione della premier Meloni, non ravvisando prove di una sua partecipazione attiva alla vicenda. Contemporaneamente, ha respinto la richiesta di ascoltare Mantovano, considerando la sua testimonianza "non fungibile" con quella di Nordio.

Martina Bellini

Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.