M5S in crisi: Appendino minaccia dimissioni, Conte minimizza
Tensioni nel M5S: la vicepresidente Appendino critica la linea del partito sulle alleanze mentre Conte minimizza il dissenso interno. Focus sui risultati elettorali deludenti.

Giuseppe Conte e Chiara Appendino durante l'assemblea del Movimento 5 Stelle
In un momento di forte tensione all'interno del Movimento 5 Stelle, si è aperto un nuovo capitolo di dissidio interno che vede protagonista la vicepresidente Chiara Appendino, in un contesto politico sempre più complesso per il partito di Giuseppe Conte.
La crisi interna del M5S
Durante l'assemblea congiunta dei parlamentari pentastellati, svoltasi martedì sera, è emerso un forte malcontento riguardo i recenti risultati elettorali, considerati "inferiori alle aspettative". La situazione ricorda le tensioni che hanno caratterizzato altri scenari politici regionali, dove le dinamiche interne hanno influenzato significativamente gli equilibri di partito.
La posizione di Appendino
L'ex sindaca di Torino ha manifestato critiche sulla strategia delle alleanze, in particolare riguardo ai rapporti con il centrosinistra, sollevando questioni che richiamano le recenti sfide dell'opposizione nel panorama politico italiano.
La risposta di Conte
Il presidente del M5S ha minimizzato la portata del dissenso, sottolineando come il movimento stia già operando con maggiore autonomia nelle scelte di alleanza. Come nei casi di altre tensioni politiche recenti, la leadership cerca di mantenere una linea di equilibrio tra le diverse anime del partito.
Prospettive future
Il vero banco di prova per il M5S sarà rappresentato dalle prossime elezioni regionali in Campania, dove il movimento dovrà dimostrare di poter recuperare consensi, in un contesto che vede i sondaggi nazionali attestarsi tra il 10% e il 13%, con potenziali margini di crescita fino al 15-16%.
Martina Bellini
Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.