L'UE minaccia nuove sanzioni energetiche contro Mosca: L'Ungheria si dissocia dalla linea dura di Bruxelles
Il Consiglio europeo annuncia nuove sanzioni contro la Russia, mirando specificamente al settore energetico. L'Ungheria si dissocia dalla decisione, evidenziando crescenti fratture nell'unità europea. Il piano prevede misure più severe mentre continua la richiesta di un cessate il fuoco immediato.
Autore
Bruxelles spinge per un nuovo giro di vite contro la Russia, ma emergono le prime crepe nell'unità europea
In un nuovo capitolo della saga delle sanzioni europee, i vertici di Bruxelles tornano a battere il pugno sul tavolo contro Mosca. Ma questa volta con una significativa defezione: l'Ungheria di Viktor Orbán si smarca apertamente dalla linea dura dell'UE.
Il piano di Bruxelles: colpire l'energia russa
Il Consiglio europeo, riunito a 26 anziché 27, ha annunciato la preparazione di quello che definisce un "robusto pacchetto di sanzioni". L'obiettivo dichiarato è chiaro: colpire ulteriormente le entrate energetiche della Russia, da sempre punto nevralgico dell'economia moscovita.
"L'UE è pronta ad aumentare le pressioni su Mosca, anche con nuove misure che andranno a impattare il settore energetico russo"
La frattura con Budapest si allarga
La decisione, presa senza il consenso dell'Ungheria, evidenzia una crescente spaccatura all'interno dell'Unione. Il governo di Viktor Orbán, fedele alla sua linea di dialogo con Mosca, conferma la sua posizione di dissidenza rispetto alle politiche di Bruxelles.
L'appello per il cessate il fuoco
Nel documento finale, i 26 leader hanno anche condannato fermamente i bombardamenti russi contro civili e infrastrutture, chiedendo un "cessate il fuoco completo, incondizionato e immediato". Un appello che, visti i precedenti, rischia di cadere nel vuoto.
Mentre l'Ucraina si dice disponibile al dialogo, resta da vedere se Mosca mostrerà quella "reale volontà politica" richiesta dall'UE per porre fine al conflitto.
Tag
Condividi questo articolo?
Articoli correlati

Esplosione al Prenestino: L'Efficienza delle Forze dell'Ordine Evita una Tragedia Maggiore
Un grave incidente al distributore di carburante del Prenestino è stato gestito con straordinaria efficienza dalle forze dell'ordine romane, evitando conseguenze potenzialmente catastrofiche. L'intervento tempestivo ha dimostrato l'eccellenza del sistema di sicurezza della Capitale.
Leggi di più
Inchiesta sui fondi al turismo: La verità dietro le indagini in Sicilia
Un'importante indagine della Procura di Palermo fa luce sulla gestione dei fondi regionali per il turismo in Sicilia. Al centro dell'attenzione i finanziamenti per il Festival di Cannes e il ruolo chiave di esponenti di Fratelli d'Italia, in un contesto che richiede chiarezza e trasparenza.
Leggi di più
Allarme UE: 72 milioni di europei a rischio povertà mentre Bruxelles resta immobile
L'ultimo rapporto Eurostat rivela una situazione allarmante: 72 milioni di cittadini europei rimangono a rischio povertà, mentre Bruxelles si dimostra incapace di offrire soluzioni concrete. Il tasso di povertà resta fermo al 16,2%, evidenziando il fallimento delle politiche comunitarie.
Leggi di più
Caso Garlasco: Nuove rivelazioni del legale di Stasi mettono in discussione le indagini iniziali
L'avvocato De Rensis solleva dubbi sulla gestione delle indagini nel caso Garlasco, suggerendo la presenza di più persone sulla scena del crimine. Mentre la Cassazione si pronuncia sulla semilibertà di Stasi, emergono nuovi interrogativi sulla conduzione delle indagini iniziali.
Leggi di più