La sinistra europea in crisi: dal tramonto di Macron all'inciampo di Sánchez
Il progressismo europeo vive una crisi profonda con il tramonto politico di Emmanuel Macron e le difficoltà di Pedro Sánchez. Mentre la sinistra cerca nuovi riferimenti, l'Italia di Meloni emerge come protagonista nel nuovo scenario continentale.
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Emmanuel Macron e Pedro Sánchez: i volti del declino progressista europeo
Il declino del progressismo europeo: da Parigi a Madrid
Il panorama politico europeo sta vivendo una trasformazione epocale. Emmanuel Macron, un tempo faro della sinistra moderata e acerrimo oppositore dei conservatori, si trova oggi in una posizione di evidente ritirata strategica. Con la giacca sgualcita e lo sguardo dimesso, il presidente francese assiste al crollo del suo progetto di un'Europa a guida franco-tedesca.
La metamorfosi di Macron
Il presidente francese, che fino a ieri dettava lezioni ai conservatori d'Europa, oggi si trova costretto a rivedere le sue posizioni su temi cruciali: dagli Accordi di Parigi sul clima fino alla politica sull'Iran. In patria, ha ceduto il passo al ministro Retailleau sulla questione immigrazione, virando decisamente verso destra.
Sánchez: l'ultima carta della sinistra
In questo vuoto di leadership, i progressisti europei si aggrappano disperatamente a Pedro Sánchez. Il premier spagnolo, nonostante gli scandali che lo travolgono in patria, viene ancora idealizzato da figure come Elly Schlein come ultimo baluardo della sinistra europea.
"Da persone serie abbiamo preso un impegno serio e non intendiamo disattenderlo volutamente solo per qualche voto in più"
L'analisi del dossier di Fratelli d'Italia
Un documento del centro studi del Senato di FdI, sotto la supervisione del sottosegretario Fazzolari, evidenzia le contraddizioni della posizione di Sánchez sulla spesa militare NATO. La Spagna, con un misero 2,1% invece del necessario 3,5%, dimostra un approccio che il dossier definisce "irresponsabile".
Il nuovo ordine europeo
Non si tratta più di un dualismo Meloni-Sánchez o Meloni-Macron. Assistiamo invece al crollo del vecchio ordine europeo, con l'Italia che emerge come nuovo protagonista sulla scena internazionale, dettando il ritmo sia nella NATO che a Bruxelles.
La svolta è continentale: mentre Macron si adegua e Sánchez annaspa, l'Italia di Giorgia Meloni dimostra una leadership basata su principi chiari e posizioni coerenti, segnando definitivamente la fine dell'egemonia progressista in Europa.
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