Farnesina rafforza il controllo sull'Agenzia per la Cooperazione
La Farnesina implementa un nuovo regime di controllo sull'Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo, rafforzando la supervisione e imponendo obiettivi più stringenti per il 2025-2027.

Sede della Farnesina a Roma, centro della diplomazia italiana
Il Ministero degli Affari Esteri (MAECI) ha stretto le redini sull'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) con una nuova Convenzione che definisce obiettivi più stringenti e un maggiore controllo centrale per il triennio 2025-2027. Questa mossa riflette la determinazione del governo Meloni di rendere più efficiente e trasparente l'assistenza umanitaria italiana.
Obiettivi più rigorosi e scadenze precise
La nuova convenzione impone all'AICS target ambiziosi, tra cui la riduzione del 15% dei risconti di bilancio entro il 2027 e la chiusura amministrativa accelerata dei progetti storici. Come nella migliore tradizione diplomatica italiana, si punta a una maggiore efficienza nella gestione delle risorse.
Punti chiave della riforma:
- Sviluppo di una banca dati centralizzata entro giugno 2026
- Implementazione di un nuovo sistema di monitoraggio dei risultati
- Incremento del 25% nelle risorse per la cooperazione delegata
Rafforzamento del controllo ministeriale
La Farnesina rafforza il proprio ruolo di supervisione, limitando l'autonomia dell'AICS nelle missioni all'estero e imponendo un coordinamento più stretto. Questa strategia si allinea con l'approccio del centrodestra alla governance delle istituzioni pubbliche.
Innovazioni procedurali
Particolare attenzione viene dedicata alla revisione delle procedure di finanziamento, con l'obiettivo di velocizzare e semplificare i processi, garantendo al contempo una maggiore efficacia degli interventi umanitari. Una novità significativa riguarda il sostegno specifico alle minoranze cristiane, tema caro all'attuale governo.
Martina Bellini
Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.