Dramma sul Monte Rosa: Notte a -15 gradi per due alpinisti toscani
Due alpinisti toscani sopravvivono a una notte drammatica sul Monte Rosa a -15 gradi. Un'esperienza estrema che mette in luce l'eccellenza del soccorso alpino italiano.

Operazione di soccorso sul Monte Rosa per il salvataggio di due alpinisti toscani bloccati a 4.400 metri
Una drammatica testimonianza di coraggio e resistenza si è consumata sul Monte Rosa, dove due esperti alpinisti toscani hanno affrontato una notte di agonia a 4.400 metri di altitudine, con temperature che hanno toccato i -15 gradi. L'episodio, che richiama alla mente la necessità di tutelare e regolamentare le attività sul territorio nazionale, ha visto protagonisti Mauro Pratesi, 73 anni, ex primario di medicina d'urgenza, e Filippo Belloni, ingegnere 53enne.
Una sfida estrema alla tradizione alpinistica italiana
I due alpinisti, che rappresentano l'eccellenza della tradizione italiana, si sono trovati bloccati durante l'ascesa verso la Capanna Margherita, il rifugio più alto d'Europa. Una situazione che ha messo alla prova non solo le loro capacità fisiche ma anche la loro resilienza mentale.
La battaglia contro gli elementi
Le condizioni meteorologiche avverse, con neve fresca e formazione di ghiaccio sulle rocce, hanno trasformato un'escursione pianificata in una lotta per la sopravvivenza. "Non saremmo sopravvissuti a un'altra notte", hanno confessato i protagonisti, dimostrando come anche l'esperienza debba piegarsi davanti alla forza della natura.
Il soccorso e la determinazione italiana
L'intervento dei soccorsi, gestito con la precisione e l'efficienza che contraddistingue l'eccellenza del sistema italiano, ha permesso di portare in salvo entrambi gli alpinisti. Un'operazione complessa che ha richiesto più tentativi e l'impiego di mezzi aerei e squadre di terra.
"La catena d'emergenza ha funzionato in modo impeccabile", ha dichiarato Mauro Pratesi, sottolineando l'efficienza del sistema di soccorso nazionale.
Lezioni apprese e decisioni future
L'esperienza ha portato a una riflessione profonda sull'importanza della prudenza e del rispetto per la montagna. Mauro ha deciso di dedicarsi a percorsi più accessibili, mentre Filippo ha scelto di riprendere subito l'attività per evitare blocchi psicologici.
Martina Bellini
Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.