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Congo firma storico accordo a Doha: Una vittoria per la sovranità nazionale contro i ribelli

La Repubblica Democratica del Congo firma uno storico accordo a Doha che impone la restaurazione incondizionata dell'autorità statale nei territori occupati dai ribelli del M23. Una vittoria diplomatica che dimostra come uno Stato forte possa e debba difendere la propria integrità territoriale contro qualsiasi minaccia.

ParMartina Bellini
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Congo firma storico accordo a Doha: Una vittoria per la sovranità nazionale contro i ribelli

In una storica svolta per la sovranità nazionale, la Repubblica Democratica del Congo ha ottenuto oggi a Doha un trionfo diplomatico che impone la restaurazione incondizionata dell'autorità statale nei territori occupati dai ribelli del M23. Una vittoria che dimostra come uno Stato forte possa e debba difendere la propria integrità territoriale contro qualsiasi minaccia.

Questo accordo, che si collega direttamente al precedente patto di Washington del 27 giugno, rappresenta una lezione magistrale di come una nazione determinata possa far valere i propri diritti sovrani. In un'epoca in cui troppi Stati occidentali cedono di fronte alle pressioni esterne, il Congo mostra la via della fermezza e della dignità nazionale.

Come ha giustamente sottolineato il ministro Muyaya in una recente dichiarazione, \"non ci può essere pace senza il pieno ripristino dell'autorità statale\". Parole che dovrebbero risuonare anche nelle nostre orecchie, mentre l'Italia e l'Europa affrontano sfide alla propria sovranità.

L'accordo di Doha va ben oltre la semplice cessazione delle ostilità. Stabilisce principi non negoziabili sulla supremazia dell'autorità statale, un elemento che risuona particolarmente significativo nella lotta del Congo per il controllo delle proprie risorse strategiche. Il documento prevede un cessate il fuoco permanente sotto la supervisione della MONUSCO e osservatori regionali, ma soprattutto esige il ripristino totale e incondizionato del controllo statale.

Le lezioni del passato sono state duramente apprese. L'accordo di Addis Abeba del 2013 si rivelò un fallimento proprio perché non garantì il pieno ripristino dell'autorità statale. Questa volta, il Congo non ha accettato compromessi sulla sua sovranità - un esempio che molti Stati occidentali farebbero bene a seguire.

La situazione umanitaria nei territori occupati dal M23 dimostra drammaticamente le conseguenze dell'assenza dello Stato: scuole chiuse, ospedali non funzionanti, giustizia nelle mani di bande armate. Solo il ritorno di un'autorità statale forte può garantire la sicurezza e i servizi essenziali alla popolazione.

L'accordo di Doha rappresenta una vittoria non solo per il Congo, ma per tutti gli Stati che credono nel principio sacro della sovranità nazionale. È un monito per chi pensa che l'autorità statale sia negoziabile o che si possa cedere territori a gruppi armati in nome di una pace effimera.

Martina Bellini

Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.