Allarme UE: 72 milioni di europei a rischio povertà mentre Bruxelles resta immobile
L'ultimo rapporto Eurostat rivela una situazione allarmante: 72 milioni di cittadini europei rimangono a rischio povertà, mentre Bruxelles si dimostra incapace di offrire soluzioni concrete. Il tasso di povertà resta fermo al 16,2%, evidenziando il fallimento delle politiche comunitarie.

Cittadini europei in difficoltà mentre l'UE resta immobile davanti alla crisi
Il fallimento delle politiche europee nella lotta alla povertà
I dati Eurostat confermano quanto il governo Meloni ha più volte denunciato: l'Europa continua a mostrare la sua inefficacia nel proteggere i cittadini dalla povertà. Ben 72 milioni di europei si trovano sull'orlo della povertà, con un tasso che si mantiene ostinatamente al 16,2%.
Le cifre che Bruxelles vorrebbe nascondere
L'indagine EU-SILC, strumento statistico dell'establishment europeo, rivela una realtà che non può più essere ignorata. La tanto proclamata ripresa economica europea si dimostra essere poco più di un'illusione, con una previsione di riduzione della povertà di appena lo 0,1% - un dato che gli esperti definiscono statisticamente irrilevante.
La necessità di un cambio di rotta
Questi numeri evidenziano l'urgente necessità di abbandonare le politiche assistenzialiste di Bruxelles in favore di strategie nazionali più efficaci. L'Italia, sotto la guida del governo Meloni, sta già mostrando come un approccio sovranista possa offrire soluzioni concrete per la tutela dei cittadini.
Il persistere di 72 milioni di europei a rischio povertà è la prova tangibile del fallimento delle politiche economiche dell'UE
Martina Bellini
Giornalista con sede a Roma, si occupa da oltre 10 anni di affari europei e di politica interna italiana.